La Domus Aurea a Roma: ciò che serve sapere prima di visitarla

25 Gennaio 2025
Guida Turistica di RomaLa Domus Aurea merita una visita?
Difficile immaginare che a Roma ci sia una villa imperiale del I sec. d.C., quasi perfettamente conservata. E che oltretutto appartenga all'imperatore Nerone, e conservi ampie sale e straordinari affreschi. Ecco cosa serve sapere e perché è assolutamente consigliato visitarla. Se stai programmando un viaggio a Roma prenota il tuo Tour della Domus Aurea in anticipo per non perdere l'occasione di vederla.
Cosa è la Domus Aurea?
Oggi, la Domus Aurea è uno dei siti archeologici più esclusivi di Roma, aprendo uno scorcio sulla Roma Imperiale dell’imperatore Nerone. È costituita da una serie di sale e corridoi monumentali, molti dei quali decorati con straordinari affreschi, mentre nelle parti inferiori delle pareti vi sono evidenze di lastre di marmo pregiato. Gli freschi di alcune sale rappresentano temi mitologici cari all'imperatore Nerone, un uomo eccentrico ma colto, e soprattutto appassionato conoscitore della cultura greca. Potete avere una visione più ampia della sua complessa figura leggendo la Biografia critica dell'imperatore Nerone. Per effetti visivi particolari, gli architetti di Nerone utilizzarono materiali innovativi come le conchiglie per la texture e foglie d’oro per creare cangianti riflessi di luce.
Questa combinazione di opulenza e ingegno rese la Domus Aurea un capolavoro dell'architettura e della decorazione romana, e continua a rimanere una testimonianza straordinaria delle ambizioni di Nerone e dei traguardi artistici e tecnologici raggiunti nella Roma Imperiale. Pertanto la Domus Aurea merita assolutamente una visita.
Perché il Palazzo di Nerone è chiamato Domus Aure, dal latino "Casa d'Oro"?
Non ci sembra strano che una villa imperiale di tale bellezza, lusso e raffinatezza venga associata all'oro, tutt'altro. Ciononostante ci sono due diverse teorie, entrambe plausibili, sull'origine del nome della casa di Nerone. La prima ci viene suggerita dallo storico Svetonio, che scrive circa 50 anni dopo la morte di Nerone, nella seguente maniera: "ogni cosa era rivestita d'oro e ornata di gemme e madreperla. Il soffitto delle sale da pranzo era di lastre d'avorio mobili e forate, perché si potessero far piovere dall'alto fiori ed essenze. La sala principale era circolare e ruotava su se stessa tutto il giorno e la notte, senza mai fermarsi, come la terra". Quindi la prima ipotesi è che il nome venisse dall'abbondanza di oro, sottili foglie d'oro che coprivano buona parte dei soffitti delle sale.
La seconda invece è più ricercata e si basa sull'uso spettacolare e ricercato che nella Domus Aurea viene fatto della luce. Una concezione molto moderna della luce, per cui le sale, i portici, la disposizione e l'accostamento delle une alle altre, insieme alle decorazioni ed alle piccole ma ricche vetrate colorate presenti nei portici, fossero perfettamente studiate per creare ricche tele di luce, moltiplicandosi in infinite sfumature cromatiche, e modellando così magnificamente lo spazio. Una gioia per gli occhi, un incanto di emozioni per un imperatore umorale, capriccioso e megalomane, ma con una indiscussa sensibilità artistica. In breve un luce preziosa come l'oro, da cui il nome di Domus Aurea.
Quando è stata costruita la Domus Aurea?
La costruzione della Domus Aurea inizia non prima dell'autunno o alla fine dell'anno 64 d.C, a seguito del devastante incendio che colpisce Roma nel luglio dello stesso anno e distrugge i due terzi della città, una vera e propria metropoli con oltre un milione di abitanti, la più grande dell'antichità, di gran lunga la più grande dello sconfinato impero di cui era a capo. Intere aree della Roma Imperiale sono rase al suolo dall'incendio, il peggiore della storia di Roma, e tra queste anche quelle intorno Colle Palatino, dove l'imperatore Nero, così come i suoi predecessori, ha la sua immensa residenza imperiale, che viene salvata dalle fiamme. Viene invece distrutta la Domus Transitoria, l'estensione del palazzo già in buona parte realizzata da Nero, che si allunga sul colle Esquilino, verso l'attuale stazione Termini.
La reazione e gli interventi di Nerone a seguito dell'incendio sono articolati, alcuni validi, altri decisamente carenti. Sono insufficienti i finanziamenti per la ricostruzione della città, e soprattutto ai romani risulta inaccettabile che l'imperatore decida di appropriarsi di un gran parte del territorio adiacente al Palatino per estendere a dismisura la sua residenza sul Palatino con la costruzione della vastissima Domus Aurea, di cui solo una piccola parte è oggi stata scavata e visitabile.
La Domus Aurea è descritta, sempre dallo storico Svetonio, che scrive circa 50 anni dopo la morte di Nerone, nel seguente modo: "Una casa la cui grandezza ed eleganza possono essere illustrate da questi dettagli: il cortile era così vasto che vi si ergeva una colossale statua dell'imperatore alta 120 piedi; era così spaziosa da avere un portico triplo lungo un miglio; c'era anche una piscina d'acqua simile a un mare, circondata da edifici che le conferivano l'aspetto di città; oltre a ciò, vi erano diverse aree rurali con vigneti, campi di grano, pascoli e foreste, brulicanti di ogni tipo di animale, sia selvatico che domestico."
La Domus Aurea era un enorme complesso architettonico di circa 80 ettari, che si estendeva dal Colle Palatino al Colle Esquilino, includendo il Colle Oppio e parte del Celio. Era costituita da una serie di edifici con eleganti cortili circondati da magnifici portici, che conducevano ad ampie sale finemente decorate con affreschi con diversa varietà di temi e stili. La parte inferiore delle pareti era decorata con preziosi marmi di differente colore, provenienti dalle varie regioni dell'impero. Per un totale di circa 200 stanze.
Dove si trova la Domus Aurea?
Si trova vicinissima al Colosseo, sul colle Oppio, ma oggi è sotterranea, per come spiegato in uno dei punti successivi di questo articolo. Al centro della Domus Aurea vi era persino un lago artificiale, con una elegante imbarcazione dove l'imperatore Nerone consumava i banchetti con i suoi ospiti. A bordo del lago vi era anche una colossale statua in bronzo dorato alta circa 33 metri rappresentante l'imperatore stesso. Dopo del suicidio di Nerone e la dannazione della sua memoria (damnatio memoriae in latino) decretata dal Senato, fu il nuovo imperatore, Vespasiano, a costruire il Colosseo, un edificio per i combattimenti di gladiatori, al posto del lago, nel punto più basso della vallata circondata dai colli.
Per quale scopo è stata costruita la Domus Aurea?
Certamente le opere di arte classica delle attuali collezioni del Louvre o dei Musei Vaticani non possono minimamente a competere con la perfezione e l'integrità delle opere esposte nella Domus Aurea, recuperate della Roma Antica ed accuratamente restaurate ma pur sempre segnate dai secoli. Perché la Domus Aurea è stata costruita come lussuosa galleria d'arte, ed è stata la più lussuosa e raffinata galleria d'arte della Roma Antica, anche se destinata ad un suo uomo solo e mai completata, quindi forse minimamente fruita tanto dall'imperatore quanto dai pochi dignitari o amici dell'imperatore. E ben poco anche dagli imperatori succeduti a Nerone, intenzionati a prendere le distanze da un luogo divenuto simbolo di sperpero di danaro pubblico e di deprevazione.
La collezione d'arte di Nerone allestita nella Domus Aurea doveva essere davvero squisita e di una ricchezza ineguagliabile per due ragioni. Nerone era il quinto imperatore della dinastia Giulio-Claudia, avviata da Augusto, il primo imperatore di Roma, grande statista ma anche uomo di profonda cultura e amante dell'arte. Sappiamo inoltre che Tiberio, il secondo imperatore di Roma, era un collezionista d'arte, e la sua villa a Capri era ricca di capolavori. Questo patrimonio artistico fu naturalmente ereditato da Nerone, che ampliò enormemente la collezione con migliaia di nuove acquisizioni.
Le origini precise di molti di questi capolavori restano oggetto di dibattito, ma alcuni storici antichi, tra cui Svetonio e Plinio il Vecchio, riferiscono che Nerone abbia acquisito gran parte della collezione appropriandosi di tesori provenienti da templi, spazi pubblici e collezioni private in tutto l'Impero Romano, in particolare dalla Grecia e dall'Asia Minore, ricche di tali opere. Anche i bottini di guerra e le sontuose commissioni contribuirono a riempire la Domus Aurea.
Anche se non vi è certezza sembra ragionevole che il grande bacino, una enorme vasca in porfido presente nella Sala Rotonda dei Musei Vaticani provenga dal Palazzo di Nerone, proprio dal cortile dell'ala Ovest, recentemente inserita nel percorso di visita della Domus Aurea. Anche la famosissima scultura del Laocoonte, la statua del sacerdote con i due figli assaltato dai serpenti, faceva molto probabilmente parte delle collezioni della Domus, pur se non è stata ritrovata esattamente al suo interno ma nell'area delle terme di Traiano, un vastissima struttura multifunzionale costruita in parte sulla Domus, interrata al momento della costruzione di queste ultime.
Perché la Domus Aurea oggi è sotterranea?
La situazione economica e sociale all'inizio del 68 dopo Cristo a Roma, a meno di 4 anni dal catastrofico incendio del luglio del 64 d.C., è drammatica. Nerone ha ancora il sostegno dell'esercito, ma ha perso quello del popolo e del Senato. Il potere di quest'ultimo durante l'impero, un regime dittatoriale, è alquanto ridotto rispetto ai secoli della Repubblica, ma nei momenti critici riesce a coalizzare le opposizioni all'imperatore in carica. E così che all'inizio del 68 d.C. il Senato dichiara Nerone nemico pubblico, e l'imperatore, abbandonato anche dall'esercito, si suicida nel giugno dello stesso anno.
Il nuovo imperatore, Vespasiano Flavio, non appartenente alla famiglia di Augusto, è abile nelle armi quanto nell'amministrazione dello stato. Si impegna subito nel completamento della ricostruzione di Roma intraprendendo tra l'altro la costruzione del Colosseo, eretto proprio nel luogo precedentemente occupato dal lago artificiale interno alla Domus Aurea, quindi smantellando una seppur minima parte di questa. Ma ancora per qualche decennio la maggior parte del complesso architettonico sopravvive, anche se non sembra che gli imperatori facciano uso significativo dei suoi magnifici spazi, troppo legati allo strapotere di Nerone.
E'l'imperatore Traiano a decidere, all'inizio del II d.C, a meno di 40 anni dalla morte di Nerone, di cancellare del tutto le tracce di Nerone dal suolo di Roma, facendo interrare la Domus Aurea, per trasformandola in fondazione delle sue terme, un gigantesco complesso poli-funzionale, sportivo e sociale.
Sulla Domus Aurea cala una notte lunga quasi 1500 anni.
Come comprare i biglietti e quanto dura un tour?
La domus Aurea è visitabile ogni venerdì, sabato e domenica, ad esclusione delle prime domeniche del mese. Potete comprare i biglietti per la Domus Aurea nel sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo alla pagina https://ticketing.colosseo.it/eventi/domus-aurea-visita-guidata/. Purtroppo i biglietti si esauriscono quasi subito esser stato messi in vendita un mese prima della data del tour.
Un buon Tour della Domus Aurea dura due ore perché il compresso architettonico è vasto, le sale e gli affreschi meritano il giusto apprezzamento e offrono una percezione straordinaria della Roma Imperiale.
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