Tour della Domus Aurea: affreschi ed opulenza del Palazzo d'Oro di Nerone

Avventurati nell'eccellenza architettonica dell'Antica Roma: la Domus Aurea di Nerone

Parti per un viaggio nel tempo col nostro tour delle sale della Domus Aurea di Nerone con l'esperienza di realtà virtuale di ricostruzione del palazzo fornita in uno degli ambienti sotterranei durante la visita.

Percorri le sale del palazzo, il grande portico ed il giardino grazie ai visori VR collocati in uno degli spazi, oggi sotterranei, che formavano l'opulento Palazzo di Nerone, detto d'Oro, per le luccicanti foglie d'oro di alcune volte.

Infatti l'espressione latina "Domus Aurea" si traduce letteralmente in "Casa d'Oro".

Immergiti, con la nostra visita guidata, nello splendore del più sofisticato e lussuoso Palazzo della Roma Imperiale: restando seduto su una panca sarai trasferito negli ambienti dove l'imperatore Nerone condusse i suoi ultimi tre tormentati anni di vita, lascivi, dissoluti ed angosciati.

Visita la parte riemersa, dopo anni di scavi archeologici, del labirintico susseguirsi di sale da pranzo con grandi volte, corridoi, giardini e persino un laghetto artificiale circondato da portici laterali. Ma in quel complesso residenziale mai prima progettato, con un insieme di circa 100 ambienti, aleggiava anche la morte. Si aggirava allora tra le ombre di possibili sicari. Oggi nella semioscurità dello stato di interramento del palazzo, voluto dagli imperatori successivi a Nerone. 

Ripercorri con la nostra guida, qualificata e abile nel narrare, la tragica parabola umana dell'imperatore Nerone: mentre la sua Domus Aurea diventava sempre più splendida e fastosa, la sua popolarità declinava, facendogli temere l'imminenza della fine. 

La Domus Aurea non fu concepita per il soggiorno dell'imperatore, infatti non sono trovati spazi riconducibili a camere da letto, cosa più che comprensibile essendo la Domus collegata ai palazzi imepriali sul Palatino, dove no mancavano certo questi spazi, successivamente abitati da altri imperatori, come Diomiziano, a cui risalgono molte delle rovine tutt'ora visitabili sul colle Palatino. 

La Domus era pertato un susseguirsi di architetture dove Nerone collezionava ed ammirava opera d'arte e dove teneva banchetti per i suoi ospiti, indulgendo nel gustare pietanze ricercate e vino eccellente con i suoi ospiti, nonchè in altri tipi di piacere. Risulta difficile concepire come accadde che così tante risorse economiche e umane furono investite per soddisfare gli imperiali capricci di un solo uomo, mentre nella stessa Roma i poveri avevano ben poco da mangiare. Eppure la storia purtroppo è satura di spaventose diseguaglianze. 

Comunque i lavori per la Domus non iniziarono prima nel 65 d.c., quindi Nerone probabilmente riuscì a coltivare le sue sfrenate passioni nell domus probabilmente perché pochi mesi, certamente a lòavori non alcora ultimati. Si suicidò nel giugno del 68 D.C. in una sua villa poco fuori Roma, quando, perso il sostegno dell'esercito, non aveva più alcuna possibilità di fuga. In quei tra anni vissuti nella nuova Domus Nerone sapeva di camminare lungo un filo teso sull'abisso. Gli imperatori non potevano dimettersi, non venivano mandati in esilio. Morivano raramenti di morte naturale. Per lo più venivano fatti fuori, oppure non avendo più scampo si suicidavano. Come fece Nerone. 

Al contempo in questo tour di piccolo gruppo nel Palazzo di Nerone esplorerai il più grande cantiere archeologico attivo della Roma Antica. Vedrai scavi, restauri, opere di supporto delle strutture e delle volte per evitare possibili crolli, visto che l'intero palazzo di Nerone giace sotto metri di terra, interrata da 2000 anni. 

Ammirerai gli splendidi affreschi superstiti del Palazzo, una piccola porzione di quelli originari, ma rappresentativi della vivacità e del gusto artistico del tempo. Inoltre scoprirai perché questi affreschi, a causa del loro ritrovamento avvenuto soltanto nel Rinascimento, epoca di grande passione per la Roma Antica, furono chiamati "grotteschi". La scoperta infatti avvenne per caso, da una buoca apertasi nel terreno, in cui si calarono alcuni artisti del Rinascimento, tra cui Raffaello, che imasero talmente affascinati da questo stile da imitarlo, creando appunto le grottesche. Si tratta di decorazioni pittoriche murali in cui figure mitologiche si intrecciano a piante ed elementi architettonici in maniera irregolare ed asimmetrica, creando un effetto fantasioso e dinamico.  Non a caso le grottesche sono diffuse in tanti palazzi rinascimentali, a Roma come in tante altre città italiane. 

La Domus Aurea si trova praticamente difronte al Colosseo, dove vi era un laghetto interno al palazzo, che l'imperatore Vespasiano, pochi anni dopo la morte di Nerone, decise di restituire al popolo romano, con gesto simbolico e propogandistico, costruendo a Roma il più grande edificio per i combattimenti deli gladiatori: il Colosseo.

In questo l'imperatore Vespasiano fu sostenuto dal decreto formale del Senato sulla dannazione della sua memoria, in latino la cosidetta Damnatio Memorie imposta a Nerone: l'obbligo di cancellare il suo volto dai bassorilievi, di distruggere le sue statue, di rimuovere il suo nome dalle iscrizioni pubbliche. In breve di consegnare il già morto Nerone alla morte estrema, rimuovendolo dalla memoria collettiva. Ne sarebbero sorpresi i romani a sapere che con tale forzate imposizioni ne hanno di fatto creato il mito, distorto e negativo, ma pur sempre immortale.

Col nostro esperto potrai contestualizzare e ridimensionare alcune delle leggende sull'imperatore Nerone. Saprai se ci sono fondamenti storici all'icona popolare che dipinge Nerone a guardare compiaciuto le terribili fiamme del devastante incendio del 64.d.c., tanto da esserne ispirato e suonare il violino, non ancora inventato, o qualche altro strumento dell'epoca. Gli storici di fatto ritengono che Nerone intervenne positivamente, attivando anche l'esercito per bloccare l'estensione delle fiamme, inarrestabili in quei giorni di luglio battuti da un forte vento del Sud.

Nerone sembra anche aver assistito i circa 200.000 senzatetto scampati alla morte. D'altronde la Roma Imperiale, città complessa con una popolazione multietnica, crocevia di commerci e destinazione di merci e beni provenienti dalle più remote regioni dell'impero, era costruita sopratutto col legno. Di legno erano fatte la maggior parte delle case, delle taverne, dei depositi, quindi gli incendi erano frequenti, ma l'incendio del 64 d.c. fu il peggiore della storia di Roma. Distrusse interi quartieri, rase al suolo circa 2/3 della città, lasciando migliaia di morti tra le fiamme.

Sono invece storicamente fondate le notizie dell'assassinio della madre Agrippina, che Nerone tentò di far uccidere segretamente più volte invano, fino a dover agire apertamente, inviando il suo fidato centurione a farla fuori a colpi di spada.  

Durante la visita al Domus Aurea apprenderai che Nerone aveva solo 17 anni quando fu acclamato imperatore dall'esercito e nei primi anni del suo regno fu sottomesso alle volontà della madre, oltre che guidato dal suo tutore, il famoso filosofo Seneca. In questi anni Nerone portò avanti progetti utili per i romani come una riduzione delle tasse ed incentivi allo sport ed alla diffuzione delle arti, visto che egli stesso era fortemente appassionato di entrambi ed amava esibirsi, ed essere lusingato per il suo talento, in competizioni e teatri pubblici e privati.

Certamente però Nerone perse le staffe negli ultimi anni del suo regno, negli anni di abbandono agli eccessi, nello sperpero del denaro pubblico, sopratutto nell'ampliamento del suo palazzo sul colle Palatino con la costruzione della Domus Aurea sul colle opposto, il Celio, dove oggi i turisti sostano per fare ottime foto al Colosseo, e si macchiò di terribili delitti. Non meno però di altri imperatori, come Costantino che fece uccidere la moglie ed il figlio reputandoli fautori di una congiura contro di lui.