Le Idi di Marzo: Giulio Cesare viene ucciso in Senato
Giulio Cesare: condottiero e politico, spietato conquistatore della Gallia, liquidatore della Repubblica, dittatore a vita, morto tragicamente
Ripercorri con uno storico appassionato in questo tour privato le ultime ore di Giulio Cesare prima della sua morte nel Senato di Pompeo - diverso da quello più antico situato nel Foro Romano, temporaneamente in rifacimento. Segui i suoi passi nella mattinata del 15 Marzo, le Idi di Marzo, del 44 a.C., dal momento in cui varcò la soglia della sua residenza ufficiale in quanto Pontefice Massimo, nel cuore del Foro Romano, immettendosi nella via Sacra, fiancheggiata da grandi edifici pubblici.
Camminando sullo stesso selciato antico battuto quel giorno da Giulio Cesare, vedrai ciò che resta suo Foro con lo spettacolare tempio di Venere, le rovine di botteghe ed antiche carceri. Costeggia il Colle Campidoglio, attraversa Piazza Venezia ed il quartiere ebraico fino a raggiungere il Senato di Pompeo, oggi presso Largo Torre Argentina, dove un gruppo di senatori tese l'agguato a Giulio Cesare, assassinandolo con 23 pugnalate.
Durante il percorso, lo storico vi racconterà l’ascesa politica di Giulio Cesare: le sue vittorie militari in Gallia, non prive di eccidi di massa, la sua sfida al potere del Senato con l'attraversamento del fiume Rubicone a 300 km a nord di Roma, a capo di un esercito della Repubblica oramai trasformato in esercito personale. Seguito dall'ingresso vittorioso a Roma con il conseguente indebolimento del ruolo del Senato. Fino alla sua nomina a dittatore perpetuo, che suscitò reazioni contrastanti tra i senatori e i suoi avversari politici, creando il presupposto per il suo omicidio alle Idi di Marzo.
Un tour privato immersivo che non solo ti farà rivivere gli ultimi passi di Giulio Cesare, ma ti permetterà di comprendere a fondo il contesto che ha portato a uno degli omicidi politici più celebri della storia.
Private Tour
Wonders discovered
Lo storico Plutarco della fine del I sec. d.C, nel suo libro Le Vite Parallele (traduci), accostò Giulio Cesare ad Alessandro Magno e fornì un racconto vivido dell'ultimo giorno di Cesare – quasi una telecronaca in diretta – descrivendo la sua partenza, i suoi spostamenti attraverso il cuore della Roma Antica e il fatale arrivo al Senato, dove fu assassinato.
Parte da questa fonte il breve racconto storico sotto riportato.
L'ultimo Giorno di Giulio Cesare
E’ un giorno di primavera, Cesare apre le finestre sul Foro ed ha l’alba negli occhi, un dolore perderla nel momento in cui Calpurnia lo volge a se, sapesse che è l’ultima, la ignorerebbe. Oggi no Cesare, non andare in Senato - urla Calpurnia - i sogni parlano chiaro, gli dei sono contrari, gli indovini non fanno che ripeterlo. Eppure il Senato lo voterà re nelle province, ci sono ordini da impartire, disposizioni da dare, la Repubblica deve sembrare tale piuttosto che uno straccio ai suoi piedi. D’altronde la partenza per il Medio Oriente è imminente, i Parti vanno debellati. E da quando in qua poi Cesare avrebbe paura della morte? Se ha liquidato la scorta è fine calcolo. La vita è stata sua, per la morte ha bisogno di un manipolo di traditori, dei loro pugnali a finirlo come una bestia qualsiasi. Più i colpi saranno meschini più il suo nome volerà in alto.
L’alba si è fatta giorno, le Idi di Marzo corrono. Cesare esce di casa e prima della luce, lo assale una folla di adulatori, faccendieri e curiosi. Muove un passo e ne spinge mille, non un uomo ma la sua onda risale il Foro,, si incunea per il Vicus Argentarius, salta l’antico Senato, lambisce il suo nuovo Foro rilucente di marmi col magnifico tempio di Venere, le taverne chiassose e le gelide carceri per ridiscendere verso il Campo Marzio. Lungo la via sono in tanti ad avvicinarlo, a pronunciare un ossequio, a chiedere qualcosa. Artemidoro gli porge una lettera - leggila presto e da solo, son cose serie che ti riguardano - lo farò - risponde Cesare, ma non ne avrà il tempo.
Frattanto nel Senato di Pompeo i congiurati riannodano il loro giuramento afferrandosi per gli occhi. Nonostante nulla sia stato lasciato al caso e tutto sia stato studiato nei minimi dettagli, qualcosa potrebbe andar storto, qualcuno potrebbe parlare, tutto potrebbe saltare per un nonnulla. Cesare è già nei paraggi quando incrociando l’indovino Spurinna ne sfida la profezia con un - eccomi alle Idi di Marzo - , - ma non sono ancora passate - ne ha per secca risposta. Stizzito allunga il passo ed è dentro. Colti di sorpresa i congiurati raggelano, poi il sangue riparte, si impenna e non ci si può più fermare.
Marco Antonio viene bloccato nell’atrio, Cesare raggiunge il centro dell’aula, i senatori si alzano in piedi mentre accorre Tillio a chiedergli la grazia per il fratello esule. Non adesso - fa notare Cesare - non insistere - e fa per allontanarsi, al che Tillio lo afferra per la toga. Cesare si volge di scatto, gli pianta gli occhi addosso ma vede dinanzi a se per sempre la morte. La ferocia dei congiurati, una sessantina in tutto, è impertinente, colpiscono come bestie una bestia. Casca è il primo, poi il fratello, terzo è Bruto, persino lui che si diceva fosse figlio suo e forse lo era. La madre Servilla era stata a lungo sua amante. Meno pesante delle altre, quella coltellata è stata fra tutte la più dolce. Poi gli cacciano dentro le lame in tanti. Cadendo sotto la statua di Pompeo, suo genero e defunto nemico, Cesare si porta la toga sul viso. Trattiene a se la morte, che non è di altri, ma un fatto suo soltanto.
I congiurati hanno vinto, i congiurati esultano sollevando il sangue dei pugnali al cielo. Roma è salva, la Repubblica è salva, anche i loro sporchi affari lo sono. Si aspettano il tripudio della folla, il corpo del dittatore trascinato per la città e scaraventato nel fiume, congedato da tiranno. Invece le botteghe chiudono, le strade si svuotano, i romani si barricano in casa. Bruto, Cassio, Decimo Bruto, Casca si guardano esterrefatti. Roma è caduta nel panico. E' l'inizio di una nuova lunga guerra civile.
Il nostro tour privato sui passi di Giulio Cesare verso la morte in Senato
Questo tour privato segue le orme di Cesare nell'ultima mattina della sua vita, facendo rivivere la storia mentre cammini sulla stessa strade che lui percorse. Lungo il cammino, il nostro storico vi racconterà la sua straordinaria ascesa, da brillante avvocato a generale formidabile, abile statista e, infine, dittatore, offrendo una comprensione più profonda delle lotte politiche che portarono a uno degli omicidi più celebri della storia.
Request your tour
Fill Out The Form Below
By submitting this form I agree to the processing of my personal data as indicated in the privacy policy